Drunk – Francesca Giannizzari

La recensione di Under-Art

Oggi parliamo di una giovane cantautrice italiana, Francesca Giannizzari e del suo ultimo singolo dal titolo “Drunk”. Il suo stile, come anche lei stessa lo definisce, é pop-rock con contaminazioni blues e, per questo pezzo io aggiungerei anche vagamente country. Già a soli 20 anni Francesca ha un curriculum abbastanza notevole sia come bagaglio di studi musicali che come esperienza di concerti e comparsate in tv e nei talent. La sua musica é morbida e delicata, dominata dalla chitarra acustica e in genere da strumenti acustici, come potete ascoltare anche nel suo singolo precedente “Un pensiero per me” pubblicato nel  2019. A differenza del precedente brano, in questo c’é la volontà di esplorare cambiando lo stile dei testi – questa volta in inglese – e della struttura musicale. “Drunk” é un viaggio, un diario che fa il consuntivo di un’esperienza di vita e dell’essenza di convivere con se stessi senza necessariamente andare a cercare l’approvazione e meriti nelle persone che ci circondano, cercando quindi la propria essenza in un modo alternativo senza per questo sminuire il proprio demone. Il brano é veramente bello ed evocativo e anche il video é realizzato bene. Le diverse parti della traccia sono orchestrate alla perfezione e piene di interventi di diversi strumenti e anche qualche leggero coro nelle parti dei ritornelli che ampliano la scena sonora. Ma mai oltre la soglia della confort zone tracciata da Francesca e dalla sua visione, pur se in questo brano cresciuta e più intensa, catalizzata e condensata nelle progressioni che trascinano via i pensieri cercando il modo per non farli finire dal lato sbagliato. Trovo che questa artista sia molto interessante e non vedo l’ora di sentire i suoi nuovi lavori. Vi invito a seguirla. Forza Francesca!!

Il punto di vista dell’autrice

Ho scritto questa canzone in un periodo molto buio, in cui la mia autostima era praticamente inesistente, ero reduce da alcune delusioni che mi hanno portata a pensare che io valessi meno degli altri. Così mi sono seduta a riflettere su quanto l’essere umano ami circondarsi di gente per sentirsi utile, gratificato e al centro dell’attenzione. In realtà, con il tempo, arriveranno momenti nella nostra vita ai quali non potremo sfuggire e in cui ci ritroveremo soli a fare i conti con noi stessi. Non potremo colmare per sempre alcuni vuoti elemosinando l’affetto dell’altro, quindi ho pensato di imparare a vivere con serenità anche la mia solitudine, e dopo alcuni anni, ammetto di esserci in parte riuscita. Il brano si intitola “Drunk”, che vuol dire “Ubriaca”, sì perchè io mi ubriaco di pensieri e paranoie, a volte mi faccio consumare da essi, altre volte li domino. Ho promesso a me stessa che farò di questo brano un memoriale, che leggerò e canterò ogni volta in cui mi sentirò soffocare, per ricordare a me stessa che sono più forte di quanto io creda. Ho avuto l’occasione di presentare il brano anche in occasione del contest Rai “Tocca a te” di Carlo Conti, vincendo una promozione della canzone sul sito RaiPlay. 

Arrangiamento e tastiere: M° Sandro Deidda
Batteria e percussioni: Cristian Rago
Contrabbasso: Rolando Maraviglia
Chitarre: Giuseppe Ruocco
Cori: Rouge, Roberta Vellucci, Vittoria Lomonaco, Rolando Maraviglia
Voce, testo e musica: Francesca Giannizzari
Mix e mastering: Giampiero Virtuoso
 
 

La Biografia

Mi chiamo Francesca Giannizzari, sono nata il 23 novembre del 2000 a Potenza e sono una cantautrice italiana. Ho iniziato a cantare con la chitarra di mio nonno, ricevuta in regalo, all’età di 12 anni. Parallelamente ai miei studi presso il Liceo Linguistico di Palazzo S.G. (PZ), ho iniziato i miei primi studi di chitarra jazz con il prof. Santino Giambersio e quelli di canto con la vocal coach prof.ssa Veronica Pompeo. Attualmente sono una studentessa del Conservatorio “Giuseppe Martucci” di
Salerno. Nel maggio 2016 ho partecipato alle finali nazionali del “Festival Show” a Caorle (VE). Ho debuttato davanti al grande pubblico nel talent show italiano X Factor 11 nel 2017, superando le fasi di Precasting, Auditions, Bootcamp, fino agli Home Visit. Dopo questa esperienza ho iniziato un tour di serate in tutta Italia (al caffè Pedrocchi di Padova e a Cinecittà World a Roma per esempio). Ha composto insieme al maestro Fio Zanotti il mio primo brano “Your Life”. Nel 2018 mi sono dedicata completamente ai concerti di piazza accompagnata dalla band “The Talismans”, alternando anche serate da solista. Stessa esperienza si è ripetuta nell’estate del 2019 con sette date estive, conclusesi all’Appartengo StreetFest di Stigliano (MT). Il mio singolo di debutto, “Un pensiero per me”, è stato pubblicato il 2 Dicembre 2019 in tutti i digital store. Il 2020 è stato un anno significativo: ho approfittato del periodo di lock-down (causa Covid-19) per scrivere un EP in inglese, e cimentarmi di più nella lingua italiana. E’ iniziato per me un lungo periodo di sperimentazione, che mi ha portato ad aprirmi a nuovi generi, nuovi sound e diverse possibilità di scrittura. Nel mese di agosto ho avuto l’occasione di prendere parte all’evento “Villa delle Arti”, in cui ho fatto un concerto in duo acustico con Rouge. Questo 2021 invece mi ha permesso di coronare un sogno: pubblicare un altro inedito, “Drunk”, disponibile su tutte le piattaforme digitali. La realizzazione di questo pezzo è stata impegnativa ma ricca di passione. Ho avuto il privilegio di lavorare con il Maestro e arrangiatore Sandro Deidda, artista dal gusto raffinato. Quest’estate è stata fruttuosa: ho avuto nuovamente l’opportunità di esibirmi in Villa delle Arti (Palazzo San Gervasio), e per il festival CantinArte (Pietragalla). Nel corso degli anni, mi hanno appassionato diversi generi musicali. Il mio primo grande amore è stata una band che ha fatto la storia del rock, i Queen. La struttura melodica delle loro canzoni mi colpiva particolarmente e il loro modo di relazionarsi con il pubblico mi affascinava tantissimo. Sogno infatti di riempire stadi con migliaia di persone, coinvolgere il pubblico e farlo cantare all’unisono. Gli artisti che amo sono tanti, dai grandi cantautori italiani (Dalla, De Gregori, Modugno, De Andrè), agli internazionali (The Beatles, Dire Straits, Sting). A volte mi ispiro alla scrittura di Tracy Chapman, Paolo Nutini o Jack Savoretti. Ho subito dunque molte influenze musicali, ma se dovessi collocarmi in un genere, direi pop-rock, con contaminazioni blues. Spero di rendere pubblico al più presto il mio nuovo progetto musicale, al quale sto già lavorando in sala d’incisione a Salerno, per me, città artisticamente molto stimolante.
 

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