Primo Maggio “alternativo” a Taranto, senza la politica dei sindacati e i soliti noti

Primo Maggio “alternativo” a Taranto, senza la politica dei sindacati e i soliti noti
Primo Maggio “alternativo” a Taranto, senza la politica dei sindacati e i soliti noti

Parliamo dell’alternativa di Taranto al “concertone” del primo maggio di Roma, che quest’anno si svolgerà al circo massimo. I direttori artistici di questo evento, che ormai è divenuto tradizione nella terra pugliese, sono  Diodato, Roy Paci e Michele Riondino. Il loro scopo dichiarato è

«ritrovarsi e riconoscersi in un giorno di festa che sembra aver perso una reale connessione con la realtà»

Siamo arrivati all’appuntamento con il primo maggio romano e con una festa dei lavoratori che, anche quest’anno, diventa, purtroppo, carrozzone indecente e becero, palcoscenico di retorica e ipocrisia, portato in bella mostra da quel manipolo di sindacalisti, concussi con il potere politico, che prendono il nome di ‘sindacati dei lavoratori’, ma che, si sa, poco hanno a che fare con i diritti di chi lavora ma tanto con le manovre di chi comanda le fabbriche e il parlamento.

Insomma, anche questa volta, l’ipocrisia si sposta dalle dichiarazioni in tv, dalle piazze di protesta con a capo questi burattini, alla fantasmagorica giornata di musica e indecenza, che si svolge, questa volta, al circo massimo, luogo che tanta e tanta volgarità ha sopportato in questi anni e che, ora, sembra arrivata al suo apcie con questo evento. Non oso aspettarmi di peggio.

Detto questo, mi ha fatto enormemente piacere, sapere che a Taranto un gruppo di artisti, tra i quali uno dei migliori interpreti del cantautorato italiano, Diodato, sono i direttori artistici della contro manifestazione del primo maggio, che si svolge nella città pugliese. Lo hanno chiamato “Uno Maggio Taranto Libero e Pensante” e il nome, di per se, la dice lunga.

Detto tra noi ho avuto un grido interiore di gioia, che ha per un attimo smorzato il continuo sdegno e vergogna che provo guardando il degrado del panorama sociale e politico attuale, ben rappresentato nell’arte musicale dalle attuali generazioni, e anche dalla gran parte degli artisti della vecchia guardia, che ben si guardano dal toccare, con la loro musica e i loro testi, il degrado italiano nel quale annaspano, nonostante tutto il loro servilismo, rispetto ai temi e rispetto ai modelli musicali.

«Una manifestazione organizzata dal basso, da lavoratori, cittadini, esseri umani che credono nel confronto, nell’incontro, nell’importanza di ritrovarsi e riconoscersi in un giorno di festa che, ormai molto spesso e da molto tempo, sembra aver perso una reale connessione con la realtà»

Queste parole esprimono l’essenza di un giorno importante nel quale, grazie alla musica, si possa e si debba trovare la forza per unire e non per dividere, ed infine la coscienza, fondata nella cultura, di poterci allontanare da chi si serve dei ‘prolet’ per muovere i propri interessi sul piano politico e commerciale.

Si partirà dalle ore 14. La location è quella del Parco delle Mura Greche di Taranto. A movimentarlo sul palco ci saranno: Area, Brunori Sas, Serena Brancale, Cristiano Cosa, Frenetik, Valerio Lundini e I VazzaNikki, Mannarino, Mama Marias & Don Ciccio, Marlene Kuntz, Gabriella Martinelli, Francesca Michielin, N.A.I.P., Emma Nolde, Willie Peyote, Selton, Terraross, Tre Allegri Ragazzi Morti.

Nemmeno a dirlo, l’evento non ha avuto una grande risonanza nei palinsesti TV e sui giornali. Potrebbe mai essere diverso, con lo squallore al quale i giornalisti ci hanno abituato? Meno male che qualcuno, pochi, hanno il coraggio di parlare anche di questi eventi, così importanti. Tra questi Rolling Stone Italia, che ringrazio, perché mi ha consentito di conoscere questo evento e commentarlo qui con voi.

Ringrazio gli organizzatori, i partecipanti e le maestranze del concerto del primo maggio di Taranto. Grazie per esserci!

 
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