Utopia

Su Amazon Prime Video c’è “Utopia”, una sorta di serie tv thriller dal mood complottista. La serie del 2020 presente su Prime Video riprende grossomodo la trama già trattata nell’omonima serie del 2013, una serie britannica ideata da Dennis Kelly e trasmessa dalla rete televisiva Channel 4.

Un gruppo di nerd amanti dei fumetti e delle graphic novels è in cerca di “Utopia”, una graphic novel che narra eventi reali con uso di metafore, simbolismi ed altro. Nel mondo descritto dalla serie c’è un virus alquanto letale e per far fronte a questo virus si produce un vaccino che, in realtà, serve a sterilizzare l’umanità dato che l’incremento demografico è considerato fuori controllo. Tali cose vengono “svelate” e “fatte capire” dalla graphic novel.

Della serie come non citare il personaggio Jessica Hyde, magistralmente interpretata da Sasha Lane, nota forse a qualcuno per il suo ruolo in “American Honey” a fianco ad altri attori noti: Shia LaBeouf e Riley Keough. Jessica Hyde è implacabile, a tratti sembra essere un personaggio privo di sentimenti.

“Utopia” è certamente una serie sconcertante per come mostra la violenza, una violenza disumana: come non citare la scena nella quale Jessica uccide Samantha. Jessica Hyde, insieme ad Arby, è un personaggio che ha avuto un’infanzia difficile, veramente difficile: entrambi sono due persone altamente psicotiche. Wilson Wilson, invece, rappresenta il sociopatico e l’anarchico nello stesso individuo, un nerd che si nasconde al mondo. Poi ci sono i “ragazzetti” che pure hanno una parte nella serie in un ruolo non proprio consono a loro….

Al di là dei personaggi è una serie che fa riflettere sulla fine del mondo, sul “problema demografico”, una serie thriller e teen drama allo stesso tempo, una serie che mette in mostra una crudeltà sconfinata.

Il gruppo di nerd è costretto a scappare nella serie, perché sono in pericolo di morte. La loro vita “normale” viene “travolta” e “negata” ed è proprio questo un altro tema della serie: il contrasto tra la normalità e l’anormalità.

E poi c’è la graphic novel, protagonista indiscussa della serie: visionaria e dark attira tanto lo spettatore e lo fa scendere piano piano, come pure gli eventi narrati, in un mondo oscuro, tenebroso, distopico. “Utopia”, infatti, parla, al contrario del titolo, di una vera e propria distopia…Una provocazione? Eh si, proprio una provocazione, come l’intera serie, che è stata concepita per stupire l’ascoltatore, per “violentarlo”, per scioccarlo nel profondo…

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