“Dormiveglia” è il nuovo album di Marco Machera
Presentazione dell’album
“Non faccio musica, la faccio accadere” – questo è, da sempre, il motto di Marco Machera. Musicista di notte e traduttore di giorno (o viceversa), si esprime quando ha una ragione per farlo, in controtendenza con le logiche commerciali del mercato discografico. “Dormiveglia” è una riflessione sull’ingegno, sull’essere artista al giorno d’oggi, sulla crepa tra immaginazione e realtà che fa apparire il mistero, il sogno lucido della creazione.
“Dormiveglia di Marco Machera è una boccata d’aria fresca. Con una grande varietà di artisti ad accompagnarlo, il disco unisce una combinazione di stili e sensibilità musicali che si rivela distensiva e stimolante al tempo stesso. La morbidezza dei suoni pop e la naturalezza del cantato trasportano l’ascoltatore in uno spazio familiare e tranquillo, nel quale è possibile immergersi completamente nella musica, fino a momenti più sperimentali e fuori dall’ordinario. Come suggerito dal titolo, il disco colloca gli ascoltatori in uno stato a metà tra il sonno e la veglia, tra uno stato mentale romantico e uno lucido, tra la resa e la lotta. Dormiveglia è un responso originale, creativo, elegante e cruciale al panorama pop odierno in continua evoluzione.” (Fiamma Mozzetta, lead editor di Musica Stampata)
“Dormiveglia” è il nuovo album, che arriva a distanza di sei anni dal precedente. Il disco vede la collaborazione di Tony Levin e Pat Mastelotto, come pure il contributo di Steve Jansen (ex membro dei seminali Japan e attualmente impegnato nel progetto Exit North) e di altri incredibili musicisti provenienti da tutto il mondo.
Il video di Building Homes è stato realizzato tramite intelligenza artificiale “guidata” da Marco Machera e dall’artista Alessandra Condello, che indaga costantemente il rapporto dialogico tra arte tradizionale e intelligenze artificiali. Quello che si voleva evidenziare maggiormente erano gli “errori” della intelligenza artificiale: le imperfezioni che rendono vive (e spesso inquietanti) le immagini finali.
Durata del disco: 38’05”
- Dearest Fools (3’41”)
- Lost + Found (3’41”)
- Building Homes (4’09”)
- Within The Words (4’11”)
- Dormiveglia (4’44”)
- Trains (They Might Have Been There) (3’37”)
- The Empty Mind (5’54”)
- The Nest (4’00”)
- Did You Get What You Wanted? (4’05”)
Musica e parole di Marco Machera
Dearest Fools
Piano: Paolo Iannattone
Clarinetto: Beth Fleenor
Basso, voce, sintetizzatori, percussioni: Marco Machera
Batteria, percussioni: Pat Mastelotto
Lost + Found
Batteria: Pat Mastelotto
Sassofono: Frank Ultra
Basso, voce, piano elettrico, percussioni, campionamenti: Marco Machera
Post-produzione: Bill Munyon
Building Homes
Batteria: Alessandro Inolti
Taos drums, percussioni: Pat Mastelotto
Basso: Tony Levin
Voce, tastiera: Marco Machera
Armonium, sintetizzatori: Eugene
Cori: Aria Falco
Within the Words
Batteria: Pat Mastelotto, Alessandro Inolti
Chitarra: Julia Zenteno, Jorge Chacón
Basso, voce, tastiera, campionamenti, percussioni: Marco Machera
Cori: Vittoria Mariani
Post-produzione: Bill Munyon
Dormiveglia
Batteria: Alessandro Inolti
Arrangiamento archi: Francesco Zampi
Piano Rhodes, cassetti: Eugene
Basso, voce, programmazioni: Marco Machera
Trains (They Might Have Been There)
Sintetizzatori, campionamenti, voce, basso: Marco Machera
Bass VI: Julie Slick
Batteria: Alessandro Inolti
Cori: Susanna Buffa
The Empty Mind
Batteria, elettronica, percussioni: Pat Mastelotto
Arrangiamento archi, post-produzione: Francesco Zampi
Voce, tastiera, basso, campionamenti, loop: Marco Machera
Piano: Darío Acuña
Tromba: John Porno
Post-produzione: Bill Munyon
The Nest
Elettronica, programmazioni: Steve Jansen
Basso, voce, tastiera, campionamenti: Marco Machera
Sintetizzatori: Eugene
Cori: Susanna Buffa
Did You Get What You Wanted?
Batteria, elettronica, percussioni: Pat Mastelotto
Voce, tastiera, basso, campionamenti: Marco Machera
Post-produzione: Bill Munyon
Prodotto da Marco Machera
Missato e masterizzato da Francesco Zampi e Marco Machera
Post-produzione aggiuntiva di Bill Munyon
Registrato presso Trevirés Home Studio (Bruxelles, Belgio) tra il 2019 e il 2022. Registrazioni aggiuntive presso studi in Italia, Messico, Inghilterra, USA.
Artwork di Anna Malina
Fotografia di Yussel Estrada
Modella: Alexia Frangos
Trains (They Might Have Been There) è dedicata a Andrea Gastaldello
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